Come sempre, gli approcci con cui viene ideato e/o utilizzato un linguaggio dipendono da fattori personali.
- Per andy conta il raggiungimento degli obiettivi in breve tempo e in modo il più semplice possibile
- Chi ha creato python lo ha fatto pensando ad un linguaggio pulito e strutturato sulla base dei concetti di purismo della programmazione
Nessuno ha ragione, ma anche nessuno ha torto. E' ovvio che certe considerazioni vanno fatte sulle situazioni del momento, che esulano dai concetti iniziali.
Devo dire che, da parte mia, un linguaggio deve essere il più possibile snello e di conseguenza potente, non deve avere troppi concetti astratti (e quindi astrazioni troppo accentuate), ma al contempo dovrebbe anche essere una sorta di scuola, ovvero far capire cosa c'è dietro la "tenda", cosa e come gira il motore...
A mio avviso è concettualmente sbagliato guidare un'auto senza sapere, almeno in grandi linee, come funziona.
Questo, riguardo i linguaggi troppo semplici, o troppo direzionati verso una programmazione prettamente standardizzata (come è d'uso in questo tempi), porta ad ignorare molti dei concetti essenziali di una buona programmazione.
Non voglio ancora una volta enunciare come era bello quando dovevi spaccare il bit, ma di sottolineare quanto invece è necessario sapere che il bit può essere spaccato, e quindi conoscere che oltre allo sportello e al volante, c'è un substrato che fà andare la macchina, a prescindere del modello (il linguaggio).