Gnome e Gambas

[andy60]

Mi chiedevo se per Gnome esiste (immagino di si ma non l'ho trovato) un manuale/scritto dove siano elencate le buone regole di costruzione di una Gui: localizzazione dei bottoni, coordinate degli stessi, interazione con l'utente.Mi piacerebbe sviluppare applicazioni conformi agli standard dettati da Gnome. Voi che ne pensate?

[Pixel]

Mah... onestamente non credo che la cosa sia necessaria.
Cioè, penso che la GUI di un software debba semplicemente rispettare eventuali indicazioni generali non tanto l'integrazione specifica all'interno di un DM.

Ovviamente dal mio modestissimo punto di vista.
Ciao

[leo72]

Cmq la domanda non è del tutto fuori luogo, dato che ad esempio Glade chiede, per un nuovo progetto, se si vuole realizzare un'applicazione GTK oppure Gnome, dato che in quest'ultimo caso credo che cambino i binding verso il desktop (in teoria si dovrebbe integrare maggiormente con lo Gnomo).

[Pixel]

Hai sicuramente ragione, ma parlando di Gambas non vedo come la cosa possa influire.
Cioè, prendi un'applicativo qualsiasi per Gnome (esempio Rhythmbox, Brasero o altro).
Cosa lo distingue da un'altro tipo di software?
La mia opinione è la spartanità (che non approvo sempre), tutto qui.
Ritengo che qualsiasi applicazione uno scriva debba (a parte il funzionare) essere abbastanza intuitiva per l'utente e comunque possedere il maggior numero di opzioni di configurazione/gestione (cosa che invece tende a mancare in Gnome).
Comunque, queste sono considerazioni puramente personali e che spesso convergono con i gusti estetici di chi sviluppa il software.

Ciao

[andy60]

Sono completamente d'accordo con voi. Mi chiedevo solo se Gnome abbia dettato delle 'regole' di buona redazione delle gui a cui i programmatori si dovrebbero attenere.

Cosa intendo x regole? Le distanze dei bottoni dalle finestre, la larghezza dei bottoni, altre caratteristiche che ora non mi vengono in mente. Sapete xche penso a queste cose? Esiste una cosa del genere su altre piattaforme (es. mamma msft).

Motivazione ultima: non dico che tutti i software devono essere simili, ma l'ottemperanza a regole certe è una sorta di certificazione. Poi chiaramente ognuno di noi puo' fare il software come vuole, in totale anarchia.

[leo72]

Ti correggo l'ultima affermazione:
in totale libertà

 :good:

[andy60]

era quello il senso 8-)

[md9327]

Sono anche io completamente d'accordo con pixel.
Ad ogni modo, per rispondere a andy, non credo proprio ci sia uno standard preciso, perchè sarebbe una cosa mostruosa... prova a modificare ad esempio anche solo il font standard con un'altro che vedi come si trasforma la tua interfaccia. Questo vale un pò per tutti i motori grafici ovviamente. L'unica cosa che devi sicuramente tenere sotto controllo è la dinamicità della parte grafica (non sempre facile), rispetto al motore grafico; il fatto che poi un pulsante sia a destra piuttosto che a sinistra, o che sia alto 24 pixel, non ha importanza. L'importante è che poi, come ha giustappunto scritto pixel, il tutto sia gradevole e soprattutto funzionale (sempre parlando dell'interfaccia, ovviamente...).

[andy60]

sono d'accordo con voi sul fatto che ci debba essere max liberta'. ma certe volte si vedono in giro dei programmi graficamente e dal punti di vista della gui carenti, poi naturalmente tutto è molto soggettivo. ad esempio pgDesigner mi sembra veramente da prendere come riferimento qualitativo

[giulio]

Quello di cui parla andy60 è una cosa a cui Gnome tiene molto:

http://developer.gnome.org/projects/gup/hig/

cioè:

GNOME Human Interface Guidelines

Ciao.

[Pixel]

giulio ha scritto:
Quello di cui parla andy60 è una cosa a cui Gnome tiene molto:
http://developer.gnome.org/projects/gup/hig/
cioè:
GNOME Human Interface Guidelines

Hai ragione, ma questo non toglie (come opinione assolutamente personale) che la cosa sia ininfluente utilizzando Gambas per due principali motivi:

1) se il componente gb.gtk fosse perfettamente funzionante come il gb.qt, le applicazioni scritte in Gambas si adatterebbero al DM dell'utente (KDE/Gnome);

2) che le applicazioni per Gnome implicano spesso svariate sottoconfigurazioni da terminale o altri programmi satellite (esempio: per togliere/mettere il cestino sul Desktop è necessario attivare gconf-editor) ma questo comporta di riflesso una buona conoscenza di Gnome e di come funziona, mentre ritengo che un software in Gambas possa e debba essere autosufficiente ed ovviamente questo si riflette in una ricchezza di opzioni nella GUI rispetto alle linee guida di Gnome.

Ciao

[andy60]

giulio grazie x il link, mi riferivo proprio a questo