Ufff... era ora...
Scherzi a parte, a volte penso a quando ho iniziato a scrivere le prime istruzioni, quando ancora era tutto molto più sperimentale, ma alla portata di chi era volenteroso e interessato alla programmazione. I linguaggi era sì difficili, assembler, C ecc. ma ti facevano capire meglio e avevi più il contatto diretto con il pezzo di ferro, la macchina, il computer...
Il problema per chi inizia ora, è che non vede lo strato da cui è partito tutto quanto, per cui non si rende conto, e non capisce bene, cosa una semplice riga di codice, andeà a combinare sull'hardware.
Questo per dire che, con le metodologie moderne e gli strumenti che ci sono oggi, ma soprattutto il sistema di lavorare, rendeno difficile capire i semplici aspetti di un semplice problema: cosa fà fisicamente questa istruzione sulla macchina ?
Se manca questa base, resta difficile capire il tipo di problema che, per esempio, hai affrontato ad oggi.
Ovvero, capire che un dato non svolazza allegro nel cielo terso di autunno, bensì viene piazzato brutalmente sul nostro pc, occupando una determinata risorsa, con le relative conseguenze.
Questo, ovviamente, è un mio disquisire su un fatto che è attuale, ma nulla ha di personale, è un dato di fatto.
A volte, però, dato che anche per lavoro ho a che fare con neolaureati (come credo ci siano anche qui), vedo che molte di queste basi mancano e, spesso mi rammarico pensando che la cosa non frega a nessuno, in particolare alle società che li assumono... il perchè è storia lunga, per cui termino qui...
Infine, ottimo lavoro picav!!!
P.S.: ora mi vado ad asciugare il sudore...