Autore Topic: Open-source versus Italia  (Letto 7157 volte)

Offline Ceskho

  • Amministratore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 3.778
  • Vi Veri Veniversum Vivus Vici
    • Mostra profilo
    • Pagina Personale
Open-source versus Italia
« il: 14 Luglio 2008, 14:06:12 »
Cosa ne pensate della situazione dell'open-source in Italia?
Perchè non si riesce a capire che l'impiego di Linux e del suo mondo nella pubblica amministrazione potrebbe comportare un risparmio per le casse?
Pensate che un giorno il pinguino sostituirà le finestrelle???

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #1 il: 14 Luglio 2008, 19:53:39 »
In realtà, le PA hanno già iniziato a utilizzare Linux, in particolare verso le strutture server. Per le parte desktop, come credo tu voglia intendere, c'è parecchio ritardo, dovuto in gran parte a due aspetti:

1) lo stravolgimento delle abitudini del personale, e l'enorme ricondizionamento delle strutture che, come puoi ben immaginare, comporta non pochi problemi, tra i quali anche il costo; quest'ultimo, ovviamente non casuato dal software per se stesso, ma alla modifica delle strutture e al relativo addestramento.
2) come per tutte le grandi aziende, pubbliche e private, gli aggiornamenti comportano sempre spese enormi, e qualsiasi modifica deve seguire un iter molto lungo.

Oltre a questi due punti principali, ci sono anche altri aspetti, economici e politici (di non poco conto...).

Per farla breve, il punto fondamentale non è il software utilizzato, ma bensì tutto il meccanismo che ci gira intorno.
Poi, le aziende fornitrici, sono poco propense a proporre software open, a cause delle stesse problemagtiche di cui sopra.

Comunque, su questo discorso, ci sarebbe da parlarne a iosa...

Offline leo72

  • Amministratore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.163
    • Mostra profilo
    • http://www.leonardomiliani.com
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #2 il: 15 Luglio 2008, 00:06:08 »
Secondo me siamo ancora ben lontani dall'Estremadura e dai suoi amministratori....
(per chi non lo sapesse, l'Estremadura è una regione autonoma della Spagna la cui amministrazione non solo è migrata all'opensource ma lo ha fatto realizzando, usando e distribuendo una propria distribuzione, LinEx).
Visita il mio sito personale: http://www.leonardomiliani.com

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #3 il: 15 Luglio 2008, 13:09:29 »
Eh, lo sò...

Il problema è il coraggio di fare e intraprendere strade alternative, con la difficoltà di farsi capire, e poi anche se fosse, essere soli non aiuta, e serve un gran numero di persone che pensi nella stessa direzione.
Senza contare la politica, e gli intrallazzi vari...
Ci vuole coraggio... e mentalità aperta, oltre che onesta...

Offline Ceskho

  • Amministratore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 3.778
  • Vi Veri Veniversum Vivus Vici
    • Mostra profilo
    • Pagina Personale
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #4 il: 15 Luglio 2008, 13:50:25 »
alle volte si dice che servono più soldi per la formazione di gente cpmpetente in sistemi open source che non per comprare sistemi winzozz....

ma io dico: ormai i programmi open source sono simili e alle volte migliori di quelli originali....basti pensare a come open-office sia tale e quale a office e di come FireFox sia di gran lunga preferito a Explorer....oppure di come dopo che ho consigliato GIMP ai miei amici ne siano rimasti più contenti di Photoshop!!!

Penso che Linux e il mondo che ci ruota intorno viene demonizzato perchè è visto come una cosa difficile e per cervelloni informatici....per non parlare di chi non conosce per niente il mondo open source....

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #5 il: 15 Luglio 2008, 14:12:59 »
Si, è vero anche questo, ma ti posso dire che sento già nell'aria diversi cambiamenti; ormai linux è pubblicizzato abbastanza, da essersi intrufolato nelle orecchie di molti.

Offline leo72

  • Amministratore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.163
    • Mostra profilo
    • http://www.leonardomiliani.com
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #6 il: 15 Luglio 2008, 16:07:09 »
Come ho detto tante e tante volte, il problema è la mentalità della gente. Oggi siamo diventati tutti "comodoni", vorremmo tutto senza fare nulla, per qualunque cosa, non solo per l'informatica.

Per fare un esempio, mica vai in un concessionario, compri un'auto e automaticamente sai guidare una macchina: prima devi andare all'autoscuola ad imparare a guidare. Ecco quello che oggi manca: la computerscuola, vale a dire la gente che prima impara come usare un PC e poi se lo compra.

Questa è la mentalità che blocca la diffusione di Linux: non voler fare nulla per risolvere piccoli problemi. Molte distribuzioni hanno (meno male!) aiutato la diffusione di Linux, vedi Ubuntu, PCLinux, Mandriva, Suse: interfacce semplici, tool grafici per configurare un sacco di cose, ecc... Ma il terminale resta comunque lo strumento principe di Linux... ma non degli utenti di Windows né dei comodoni.
Visita il mio sito personale: http://www.leonardomiliani.com

Offline Pixel

  • Amministratore
  • Maestro Gambero
  • *****
  • Post: 414
    • Mostra profilo
    • http://www.gambas-it.org
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #7 il: 15 Luglio 2008, 18:30:57 »
Non avete l'impressione che gli utenti GNU/Linux abbiano paura?

Prima si urlava che i produttori di hardware non facevano i driver, poi si gridava che il problema era che nei PC era preinstallato Windows, poi si diceva che sarebbe stato bello se l'OS di alcune periferiche fosse stato Linux.

Bene, ora che i muri stanno crollando, che i produttori fanno i driver (ATI, Nvidia, Brother, HP) e che le catene di elettronica vendono prodotti con Linux cosa succede?

Succede che gli utenti di GNU/Linux iniziano a preoccuparsi, ma però.. forse Windows.. Una partizione serve sempre... sai mai che...

Ue... ma stiamo scherzando?

Amministrazioni Pubbliche: applicativi on-line - video scrittura - fogli di calcolo - posta - web

Aziende: video scrittura - fogli di calcolo - programmi di cad - posta - web

Privati: video scrittura - fogli di calcolo - grafica - giochi - posta - web

Embè?.. Ci sono problemi? Nella mia azienda ho risolto TUTTO e sottolineo TUTTO con GNU/Linux.

Come dite?
Non tutto l'hardware esistente del pianeta è supportato?
E allora?
E' un problema?
Cambiate l'hardware.
Volete sapere qual'è il problema?
Il problema è l'indotto di pseudo tecnici che gira intorno a Windows, furbetti di quartiere che ti staccano 70 euro a chiamata per dirti che hai un virus e devi piallare tutto, che hai un banco di ram fallata e devi cambiare il PC, che hai il mouse rotto e devi prenderlo ottico e che comunque non sanno assolutamente nulla di nulla, tecnici che fino a poche ore prima erano persone che facevano tutt'altro nella vita e dalla sera alla mattina hanno aperto negozi e centri di assistenza.

Ovviamente dal mio modesto punto di vista.

Ciao
Ubuntu Italian Member Ubuntu User 4683
Il mio Blog

Offline Ceskho

  • Amministratore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 3.778
  • Vi Veri Veniversum Vivus Vici
    • Mostra profilo
    • Pagina Personale
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #8 il: 15 Luglio 2008, 23:28:29 »
hai ragione a dire che linux non è supportato da tutto l'hardware del mondo e sinceramente questo è un problema...

ti faccio un esempio: possiedo il motorola A1200e che ha come OS linux......sul mio computer ho linux..tu dirai "tutto apposta allora!!!"...NO!!!il CD nella scatola aveva il programma, per gestire il gioiello, solo per Windows....ti sembra una cosa normale???

purtroppo hanno fatto sì che windows divenisse lo standard...hanno fatto si che io non posso aggiornare il firmware dell'mp3 perchè il programma nel CD è .EXE e wine non lo lancia, mi hanno fatto buttare una stampante, una tastiera e un mouse ottico perchè non riconosciuti...sinceramente la cosa scoccia...

per uno come me che lavora saltuariamente e che le cose se le compra da solo, cambiare l'hardware dopo aver acquistato un pc non è roba da poco..

Offline tornu

  • Gran Maestro dei Gamberi
  • *****
  • Post: 855
    • Mostra profilo
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #9 il: 15 Luglio 2008, 23:49:58 »
Secondo me il problema principale lo ha focalizzato md9327 "aspetti economici e politici" è questo lo scoglio principale da superare. Una politica "cieca" e obsoleta che non vede lontano, gli immensi interessi economici che la stessa gestisce in modo inefficace a discapito della funzionalità e del risparmio delle PA.

E' vero leo72 le persone vivono di abitudini ma queste possono essere cambiate, però non si può certo pretendere che chi ha lavorato per tanti anni con sistemi "chiavi in mano" abituato ormai alle varie schermate blu e a premere continuamente il pulsante reset abbia un facile approccio con un sistema che si presenta con caratteristiche completamente opposte, questo vale per la PA in genere dove tutto viene calato dall'alto e il povero "impiegato" è obbligato ad utilizzare.

Discorso diverso per quanto riguarda le aziende private grandi e piccole, artigiani, liberi professionisti, qui concordo pienamente con pixel, non ci sono problemi insormontabili, non dico sia facile però si può fare tanto perchè l'Open Source abbia un ruolo importante sia a livello di gestione che economico, alcuni di voi che partecipano a questo forum, io compreso hanno mosso i primi passi nelle proprie aziende per invertire questa tendenza, secondo me l'approccio migliore è un passo alla volta senza stravolgere repentinamente le abitudini degli altri che magari non hanno la fortuna di usare un S.O. come Linux per lavoro e passione come noi ma devono utilizzarlo perchè l'azienda di cui fanno parte ha deciso per questo sistema.
Il software è come il sesso, è meglio quando è libero. (Linus Torvalds)

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #10 il: 19 Luglio 2008, 03:06:09 »
Bè, si fà per parlare, per un dibattito sul discorso, ma è ovvio che qualsiasi cambiamento si fà con il tempo, e le abitudini sono tali a forza di fare e usare la stessa cosa in un lasso di tempo.
Molti cambiamenti sono già avvenuti, e credo che questo continuerà, a prescindere dalla politica o il commercio in generale.
La forza dell'abitudine è... molto forte, ma è anche forte la voglia di cambiamento, di vedere alternative al solito tran-tran...

Comunque, il discorso è piuttosto ampio, ma ovviamente noi lo vediamo da un certo punto di vista, da utilizzatori finali, da piccoli programmatori, da persone che utilizzano il pc per i loro semplici scopi personali, o per il proprio ambito lavorativo. Se vogliamo, i cambiamenti ci sono eccome, in diverso modo dipendentemente dagli ambienti e gli scopi.

L'apparente lentezza di queste modifiche è comunque causata dai problemi di cui ho scritto nelle precedenti, e questo accade in tutti i campi, informatici e non.

Tocca avere pazienza, ma aggiungendo costantemente le nostre esperienze ai lenti ma costanti cambiamenti...

Offline Michy9393

  • Gran Maestro dei Gamberi
  • *****
  • Post: 570
  • Ubuntu: Linux for Human Beings
    • Mostra profilo
Re: Open-source versus Italia
« Risposta #11 il: 29 Gennaio 2013, 16:04:41 »
L'Italia non è ancora pronta per fare questo gran passo e cioè passare ai software open source e via vicenda...Cè ancora l'idea che se il programma utilizzato è gratis significa che è scarso...invece molte volte è meglio di quelli a pagamento!