Dopo un annetto di quiescenza... ho rispolverato Arch Linux.
Ho creato una partizioncina sul PC dove ho installato (a fatica, devo dire) l'ultimo dump di Arch Linux.
Adesso vediamo un po' se riesco a combinarci qualcosa, certo è che già dalla partizione sono stati codici amari.... è proprio vero quando dicono che farsi le ossa sulle distro che si configurano da terminale significa crearsi un bagaglio tecnico su Linux che poi ti ritrovi in seguito! Dovendo installare e configurare tutto da terminale mi sono accorto come mi ero dimenticato dei comandi più insulsi, ad esempio aggiungere un utente :oops:
Perché ho (ri)scelto Arch? per alcuni motivi:
1) è una distro ottimizzata per i686: i pacchetti sono binari precompilati per questa architettura, quindi ottimizzata per gli ultimi processori. La velocità dovrebbe essere superiore;
2) è una distro rolling-release, alla "Gentoo" per capirsi: la installi una volta (ecco il dump) e poi la aggiorni da internet in tutte le sue parti, kernel e tool di sistema compresi. Rispetto ad una distro classica, dove aggiornamenti importanti sono proposti solo con il cambio di versione nella release successiva, una distro rolling-release è sempre aggiornata alle ultimissime versioni di tutti i suoi componenti;
3) rispetto a Gentoo o derivate (tipo Sabayon), usa binari precompilati per cui l'installazione di grossi pacchetti (vedi OpenOffice o simili) non comporta il doversi compilare per ore ed ore i sorgenti (certo, anche Gentoo offre per alcuni grossi progetti i binari precompilati, ma questa non è la situazione normale, quella normale è appunto la compilazione di sorgenti di tutto);
4) non ultimo, uno dei fondatori e coordinatori della comunità italiana, nonché webmaster di archlinux.it, è anche il manutentore del pacchetto di Gambas2 nei repo alternativi della distro, persona che ha ripreso a seguire l'aggiornamento del suddetto pacchetto da quando, l'anno scorso, gli ruppi le scatole chiedendogli lumi su come crearlo da me stesso ;-)
L'anno scorso abbandonai Arch dopo qualche settimana perché passavo più tempo a cercare di far anadare tutto ed a configurare questo o quello che ad utilizzare il sistema: è il motivo principale per cui sono passato, e come me tanti utenti, a distro per utenti sfaticati quali Ubuntu, che configurano tutto al posto tuo. Certo, perdi la conoscenza di come funzionano le cose ma, spesso, il tempo che si ha disposizione impone di usare il computer per le proprie necessità e non per configurarlo affinché si possa poi utilizzare... Vedremo se nel tempo che è passato sono riuscito ad imparare qualcosa.