Arch Linux non va molto d'accordo con Virtual Box, per lo meno non fino a pochi mesi fa.
Inoltre Arch Linux (la cui versione live si dovrebbe chiamare Larch, se non ricordo male) è una distro un po' particolare, che necessita di molto lavoro per configurarla bene.
E' in poche parole destinata ad utenti esperti e smanettoni, perché ogni lato della distro va configurato a mano tramite terminale. Se questo da una parte è un lato positivo, perché stimola l'utente ad imparare a conoscere e ad usare il sistema, dall'altro porta via un sacco di tempo perché passi più tempo a sistemare il sistema che ad usarlo. Per dirti, la rete ti fa moccolare, devi installare il server grafico a mano, scegliendo i pacchetti, devi configurare il risparmio energetico se lo vuoi, devi installare un programma di scaling per la CPU se non vuoi usare quello di default del kernel, gli aggiornamenti vanno fatti manualmente perché non esiste un tool affidabile e stabile (lasciamo stare Shaman, va'...), se devi installare MySQL o un server web fatti il segno della croce perché dovrai smanettare non poco, molto software non lo trovi sotto forma di pacchetto per cui o lo compili a mano oppure (scelta consigliata), crei tu stesso i file per generare i pacchetti.
E' il motivo per cui alla fine l'ho tolta ed ho messo Ubuntu. Non sarà così raffinato come ArchLinux, ma lo installo e va tutto.
Poi se sei curioso e vuoi divertirti a costruirti una distro su misura, allora ArchLinux è senz'altro indicata. E' superveloce (i binari precompilati sono per processori i686 a differenza delle altre distro che sono compilate per i386) e, grazie al fatto che installi solo ciò che vuoi tu, ti ritrovi con un sistema con Gnome che, avviato, consuma il minimo delle risorse.