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− | ===Introduzione===
| + | #REDIRECT [[Alsa_e_Gambas:_Ricevere_dati_Midi_da_uno_Standard_Midi_File]] |
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− | Uno '''''Standard Midi File''''' (.smf) è un archivio di informazioni contenente dati Midi nel loro formato standard.
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− | <BR>La prima specifica [RP-001] dello ''Standard Midi File'' fu rilasciata nel 1990 dalla "''MIDI Manufacturers Association''" (MMA) per consentire lo scambio di file e di informazioni fra i sequencer Midi.
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− | <P>Il file MIDI è composto da complesse strutture, tecnicamente chiamate: ''Chunk'' (Blocco), formate da un certo numero di byte, ossia di istruzioni conformi al protocollo Midi. Il primo blocco, posto sempre all'inizio del file, è quello relativo all'intestazione del file, ed è chiamato perciò: ''Header Chunk''. E' facilmente riconoscibile perché ha il suo identificativo (''MThd'') posto proprio all'inizio. Il blocco d'intestazione contiene notizie generali, ma essenziali, per la definizio del file Midi medesimo.
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− | <BR>Oltre al blocco d'intestazione il file è costituito da almeno un blocco traccia, chiamato ''Track Chunk'', e riconoscibile dal suo identificativo: ''MTrk''. Questo blocco contiene i dati veri e propri che definiscono la struttura e le modalità di esecuzione di un brano musicale.{[[#Note|1]]}</p>
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− | ====Il ''Tempo Delta'': l'anima degli ''eventi'' Midi====
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− | <P>I dati contenuti nel Blocco Traccia possono essere ''eventi'' oppure ''meta-eventi'' Midi.
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− | <BR>Gli ''eventi'' Midi sono dei messaggi Midi "temporizzati", nel senso che definiscono dei fenomeni Midi nel tempo; e per questo sono sostanzialmente composti da due elementi: il tempo ed il messaggio in sé.
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− | <BR>I ''Meta-eventi'', invece, sono dati Midi che non accadono necessariamente nel tempo rispetto ad altri eventi{[[#Note|2]]}; e soprattutto non rappresentano "fenomeni sonori".
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− | <BR>Gli elementi essenziali dell'esecuzione di un brano musicale si esplicano ovviamente nel tempo (''una nota dopo l'altra''); cosicché il file Midi non fa altro che riprodurre in byte questa sequenza temporale di fenomeni sonori. Tali fenomeni sono divisi l'uno dall'altro da uno spazio temporale, che nel caso di contemporaneità di esecusione di note (polifonia) è ovviamente pari a zero, e che rappresenta la differenza tra il tempo trascorso dall'inizio del brano sino al dato in questione. Tale differenza, che separa i due dati, è chiamata ''Tempo Delta'' (Delta Time). Il ''Tempo Delta'' è il tempo che separa un ''fenomeno'' sonoro Midi dall'altro, ossia sta ad indicare dopo quanto tempo un dato accadrà rispetto a quello immeditamente precedente.
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− | <BR>Come è facilmente comprensibile, il ''Tempo Delta'' non è un ''evento'' Midi, ma semplicemente un dato Midi, che rende ''Eventi'' i dati ai quali si applica. Poiché in particolare il ''Tempo Delta'' distanzia temporalmente ai messaggi Midi, e quindi a questi si applica, esso risulta fondamentale per la durata dell'evento, per esempio di una nota o di una pausa. {[[#Note|3]]}</p>
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− | ===Determinazione del ''Tempo Delta''===
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− | Gli ultimi due byte dell''''Header Chunk'' di un file Midi stabiliscono il ''metro'' di definizione dei valori del Tempo Delta presenti all'interno del file medesimo. In particolare essi rappresentano il numero di ''tick'' del Tempo Delta per una nota da 1/4. Ci dicono, cioè, quanti ''tick'' sono presenti all'interno di una nota da un quarto. Pertanto, possiamo dire che essi rappresentano il valore della ''risoluzione'' del Tempo Delta.
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− | ====Il ''Tempo Delta'' come dato ''a lunghezza variabile''====
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− | Il Tempo Delta è un valore codificato ''a lunghezza variabile''.
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− | Bisogna innanzitutto precisare che di ciascun byte, appartenente al ''Tempo Telta'', soltanto gli ultimi sette bit sono utili alla definizione del valore del Tempo Delta medesimo. Il primo bit è semplicemente un "''flag''", un segno di riconoscimento, che dice se dopo (ossia alla destra) quel byte c'è o meno un altro byte. Se tale bit-''flag'' è = 0, vuol dire che il byte è solo, è unico; se invece il bit è = 1, vorrà dire che dopo il byte, al quale quel bit 1 appartiene, c'è un altro byte che concorre a comporre il valore del Tempo Delta.
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− | Esempio:
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− | * 01111111 = 7F : non c'è nessun altro byte alla sua destra.
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− | <P>Il numero successivo che ci si aspetterebbe è: 10000000, cioè l'esadecimale 80. Tale numero, però in binario è così determinato: 10000000. Poiché il primo bit è '''sempre''' un flag particolare, essendo in questo caso pari ad 1, vuol dire che dopo il byte al quale appartiene c'è '''un altro''' byte !</p>
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− | <P>Dal che si può facilmente notare che siamo costretti dopo il numero 7F ad aggiungere un altro byte per ''rappresentare'' il valore superiore del Tempo Delta. Si procede aggiungendo a destra uno zero, causando così uno spostamento a sinistra dei precedenti bit esistenti:</p>
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− | <P>'''1''' <--- 0000000 <--- '''0'''</p>
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− | <P>Da ciò avremo in prima battuta: 00000001 00000000; ma, da come sappiamo, questa rappresentazione non è corretta, poiché il primo byte a sinistra per indicare che esiste un ulteriore byte (componente la ''rappresentazione'' del valore del Tempo Delta) ha bisogno che il suo MSB sia = a 1.</p>
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− | <P>Così si dovrà aggiungere nella ''rappresentazione'' del valore temporale un bit pari a 1: '''1''' --> 0000001 00000000; cosicché, riprendendo il nostro esempio precedente, avremo che dopo 7F avremo uno ''slittamento'' del conteggio a 81 00.</p>
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− | <BR>'''< Pagina in costruzione >'''
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− | ==Note==
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− | [1] Per un'analisi interna dettagliata del file Midi (.mid) rinviamo alla seguente lettura: [http://it.wikipedia.org/wiki/Musical_Instrument_Digital_Interface#Struttura_del_file_MIDI Struttura del file MIDI].
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− | [2] In verità anche i ''Meta-eventi'' possono essere posti nel tempo. Si ponga come esempio un cambio di tonalità o di tempo metronomico che avviene dopo un certo numero di misure dall'inizio del brano musicale.
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− | [3] Infatti, la durata di una nota nel protocollo Midi è così definita: NoteON -> TempoDelta -> NoteOFF. La nota comincia a suonare, e si spegnerà dopo il lasso di tempo definito dal dato ''Tempo Delta''.
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